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Relatore: Dr. Gaetano Calesini

Crediti ECM: 3

Numero massimo dei partecipanti: 200

 

L’avvento dell’osteointegrazione ha prodotto sostanziali cambiamenti nei paradigmi decisionali in odontoiatria.

Nell’ultimo decennio l’attenzione dei pazienti e dei clinici si è spostata sempre più dall’aspetto funzionale, dato per scontato, a quello di una risoluzione anche estetica delle edentulie parziali o totali.

L’anatomia del sito ricevente, a causa della perdita dell’elemento naturale, subisce alterazioni sostanziali; inserire una restaurazione fissa “credibile” in contesti anatomici deficitari, soprattutto nelle aree cosiddette “estetiche”, costituisce una grossa sfida tecnica.

Conformarsi alla anatomia esistente, utilizzando gli impianti osteointegrati solo come mezzi di ancoraggio delle riabilitazioni fisse o rimovibili, implica rinunciare ad un formidabile strumento per creare un contesto “ideale” in cui inserire i dispositivi protesici.

In campo implantoprotesico si pone sempre più l’accento sul piano di trattamento e sulla implantologia guidata protesicamente; nonostante questa enfasi, molto spesso, i risultati relativi alla mimesi del dispositivo protesico sono diversi dalle aspettative del clinico e del paziente

La relazione porrà l’accento sulla utilizzazione degli impianti osteointegrati come strumenti per modificare, ripristinare e stabilizzare la situazione anatomica al fine di migliorare l’integrazione mimetica dei dispositivi implantoprotesici

Verranno fornite nozioni sulla programmazione e sulla esecuzione di protocolli in grado di recuperare l’omeostasi orale dei nostri pazienti tramite l’approccio Morphogenic Tissue Management.

Sarà dato spazio alla presentazione dei modelli anatomici e biomimetici alla base dell’approccio Morphogenic Tissue Management.

I concetti esposti, quando applicati correttamente, consentono la congruità fra il progetto protesico ed il risultato finale in modo costante e predicibile.