Ieri ho ricevuto una telefonata e mi hanno detto che te ne eri andato.
Sono rimasto immobile e silenzioso, incredulo.
Ti avevo incontrato per l’ultima volta qualche tempo fa, sempre vitale e attivo, impegnato nel programmare una nuova fase della tua vita dedicata ai tuoi cari.

Appena entrato nel nostro mondo lavorativo ho avuto modo di conoscerti quando già eri professionista affermato e guida per tanti Colleghi nella difesa della libera professione.

Con affabilità, simpatia, capacità di coinvolgere ti approcciasti a me e ai miei coetanei con sincera apertura che in poco tempo si trasformò in amicizia.
Reduce dagli anni universitari, dove il distacco tra docenti e studenti era spesso tangibile, ero all’inizio stupito per la tua sincera disponibilità a condividere esperienza e a consigliare in modo aperto e disinteressato.

Da te ho imparato quanto sia importante la solidarietà e il rispetto tra i Colleghi e ti sono riconoscente.
Sei stato un sostenitore e un innovatore del nostro mondo caldeggiando l’evoluzione che ha portato alla creazione del Corso di Laurea e poi all’inserimento degli Odontoiatri all’interno degli Ordini.

Tu stesso fosti tra i primi ad iscriverti all’Albo degli Odontoiatri facendo opera di convincimento nei confronti di tutti i Colleghi che, come te Medici, interpretavano questo passaggio come una perdita di prestigio e riconoscibilità delle loro competenze.
Non era così e nel tempo anche altri hanno capito che l’essere Odontoiatri non cancellava il passato ma costituiva opportunità per crescere insieme in identità e competenza.

Hai presieduto il principale sindacato del nostro piccolo mondo odontoiatrico rivoluzionandolo e modernizzandolo e molti dei dirigenti che poi negli anni si sono succeduti in Andi si sono formati sotto la tua guida e ancora oggi hanno incarichi di responsabilità.
Sapevi riconoscere competenza e tenacia lasciando spazio all’iniziativa di ciascuno senza preoccuparti di poter essere messo in ombra ma fiducioso che lo sforzo di ognuno avrebbe potuto portare beneficio per tutti: lo stesso spirito disinteressato è stato patrimonio di pochi.
Ci mancherà il tuo entusiasmo, il tuo pensiero acuto, la tua capacità di coinvolgere e trascinare con un linguaggio chiaro e diretto, ci mancherà il tuo sorriso.

Ciao Giorgio, che la terra ti sia leggera

Un Tuo amico

 


In ricordo

E ’per me un onore rendere omaggio a Giorgio Stella, che è stato per tanti anni protagonista di primo piano della nostra Associazione. È stato un grande: grande professionista, grande difensore della nostra categoria, grande Presidente Nazionale AMDI (non ancora ANDI). Aveva una forte personalità, chi si confrontava con lui poteva avere anche accesi scontri (come è accaduto al sottoscritto) ma sempre con il massimo reciproco rispetto, con quel tratto di signorilità che lo ha sempre contraddistinto. L’ANDI di oggi deve molto a Giorgio Stella.

Francesco Di Gregorio