Nonostante gli sforzi profusi dalla nostra associazione per informare i cittadini sull’importanza della prevenzione, sempre più persone non si sottopongono a controlli periodici presso studi dentistici qualificati per poi, quando la salute della bocca è ormai compromessa, rivolgersi a studi che offrono miracoli a basso costo. Quali sono i rischi reali per i pazienti e come evitare di trovarsi in studi dove si esercita la professione odontoiatrica in maniera abusiva?

Fortunatamente, nonostante la crisi economica che continua a imperversare nel nostro paese, sono ancora pochi i pazienti che si rivolgono a strutture che offrono cure dentali a basso costo. Riteniamo però importante continuare a fare informazione riguardo alle caratteristiche che deve avere uno studio dentistico a norma di legge e ai rischi che si corrono rivolgendosi a strutture di dubbia professionalità.

Si stima che, attualmente, in Italia ci siano circa 15.000 operatori abusivi, di cui il 50% opera nel nord del nostro paese. Spesso si tratta di odontotecnici proprietari di società srl che impiegano un Direttore Sanitario laureato, salvo poi esercitare loro stessi abusivamente la professione di odontoiatra.

I pericoli per i pazienti di questi studi abusivi sono molteplici: si va dalla mancata diagnosi di patologie importanti, all’utilizzo di strumentazione non idonea, fino alla proposta di terapie non necessarie.

Obiettivo principale di queste strutture è spesso la vendita di protesi e impianti, che rappresentano il vero business, non la salute orale dei pazienti.

Come riconoscere e difendersi dall’abusivismo?

Innanzitutto, è buona prassi che ogni odontoiatra esponga in studio il proprio diploma di laurea. Stesso dicasi per l’igienista dentale, che deve essere in possesso di una laurea specialistica triennale.

In uno studio che opera secondo le normative vigenti, ogni figura professionale deve svolgere un ruolo preciso: l’igienista non può essere sostituito dall’assistente di poltrona e l’odontotecnico non può in nessun caso mettere le mani in bocca al paziente, ma soltanto lavorare sulle indicazioni del dentista, costruendo protesi, ecc.

In sala può entrare esclusivamente personale qualificato e lo strumentario deve essere sterilizzato e imbustato oppure monouso; i macchinari devono riportare un’etichetta con il simbolo CE e la provenienza.

In caso di dubbi è possibile verificare sul sito della FNOMCEO se il dentista è iscritto all’albo e, se il nome non dovesse risultare, chiamare il numero verde dell’ANDI – 800 058 444 – per segnalare i falsi dentisti, ricordando sempre che la salute della bocca è troppo preziosa per affidarla a chiunque.